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Continua da pagina precedente (dal 1988 al 1991): un regime di marcia tanto scomodo fu necessario per la povertà del mercato dei tubi di grande diametro, e la scarsità di personale addestrato, causata dalla politica sconsiderata di pensionamento anticipato promossa da noti personaggi ad altissimo livello che non vollero o seppero gestire altrimenti la situazione economica e politica. Io ho dato risultati malgrado l'ostilità e le azioni del nuovo dirigente del personale venuto da Genova tutte negative nei miei confronti, il menefreghismo del mio nuovo capo, e l'ottusità sindacale. Tra incomprensioni, atti e atteggiamenti ostili di molti e assenza di collaborazione, ho riorganizzato e migliorato il processo, e ho ottenuto la riduzione del costo di trasformazione da lamiera a tubo partendo dalle iniziali 370 Lit italiane al chilogrammo fino ad arrivare a 250 Lit per Kg di tubo prodotto. Il vantaggio sarebbe stato più consistente, se non vi fosse stata la necessità di ricostituire il magazzino dei materiali di esercizio e i ricambi, che la precedente direzione aveva ridotto quasi a zero: si pensava infatti di fermare completamente gli impianti. Tuttavia i comunicati sindacali contro di me furono la scusa per rimuovermi dall'incarico. Per evitare ulteriori offese rifiutai la proposta della direzione dell'ingegneria della produzione e del controllo qualità dell'area e mi cercai un altro posto.
10/18