Alla trasmission tivvù
sempre sul canale tré
che più insulsa non si può
a 'la storia è mia' cioè
una scusa non richiesta
autoaccusa manifesta
par (1) difendere i marpioni
traditori e in più spioni
è palese, per salvare
il sedere di qualcuno
chi non è dato sapere
e di grandi mascalzoni
che potresti immaginare
se pigliaron bei soldoni
per tradire gli italiani....
(1) pare, sembra
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NDA: 13 dicembre 2006. Vedi la trasmissione 'la storia siamo
noi' e ti accorgi chiaramente che il solito giornalista dagli 'occhion
da vitello' si affanna a scagionare il presidente Prodi, di non si sa
cosa poi, telefonando a una (ex?) spia probabilmente comandata o prezzolata
per mentire, e racconta il solito miscuglio di verità e balla;
da cui scava scava non si capisce molto e quando è finito uno rimane
come con le idee ancora più confuse sui fatti accaduti. L'unica
cosa chiara è che data la sfrontatezza e l'abitudine che costoro
hanno a deformare i fatti a loro uso e propaganda, ti dice chiaramente
che 'excusatio non petita, accusatio manifesta'. La collaborazione delle
(ex?) spie russe alla confusione delle acque e ad accusare altri - naturalmente
di parte politica opposta - non fa sorgere il dubbio che qualche baffuto
ministro sia volato in tutta fretta a Mosca per prendere accordi dopo
la morte della spia russa avvelenata a Londra con il Polonio radioattivo?
L'affare è delicato, c'è poco da dire, e sotto sotto c'è
forse qualcosa che non si vuol far sapere alla opinione pubblica? Aspettiamo
solo l'incriminazione del Cav. Berlusconi da parte della Procura milanese,
non si sa mai.
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