Patologìa ovvero: Medio Oriente
ovvero: Il petrolio in questo non c'entra un tubo

Patologcìa è la guerra in medioriente
dove s'illude chi fa da paciére
per via che lì la storia vale niente

la metastoria è ciò che suol contare
ch'ivi è logica biblica e teologica
cioè valgon le bibbie e il profetare.

Il Rabbino e il Muftì fanno la predica
che la terra ed il sangue vanno insieme
la convinzione tutti insieme ràdica

nella città che un dì fu loro seme
Gerùsalem, ch'ognun vuol possedere
e questa è di ciascun la sola speme

ché Maometto laggiù deve apparire
alla fine dei tempi il gran Profeta
e menzion di spartire è già peccare

in America ritengon che i Giudei
per convertirsi e per la Parusìa (1)
debban riunir laggiù tutti gli Ebrei.

Dunque ceder non può chiunque sia
senza tradir la propria religione
ed Israel non può lasciare, e via

dappoiché son miliardi i musulmani
e gli altri pochi son nel numerare
indovinate un po', miei gran soloni

quando Israele avrà le spalle al mare
che farà dunque per sua disperazione
la Bomba allor sarà obbligato a usare...

(1) Parusìa = il ritorno di Cristo in terra per il giudizio universale avverrà (i protestanti interpretano così un passo di San Paolo) solo quando gli Ebrei si saranno tutti convertiti, e per convertirsi dovranno riunirsi in un solo luogo (Israele, la terra promessa)
.NDA: Luglio 2006. La IV guerra mondiale è iniziata già da qualche anno, in sordina, dopo la caduta del regime comunista in Russia.
I nostri 'sinistri' ( e non solo loro), che si muovono in una logica tutta materialistica ed economicistica (e per la loro formazione 'culturale' e 'scientifica' non può essere altrimenti), pensano che il problema sia il prezzo del petrolio e che tutto dipenda da ciò che succede nel medio oriente.
Ebbene probabilmente, anzi sicuramente, ciò non è vero. Il petrolio è sì una delle nostre maggiori preoccupazioni, ma l'aumento del suo prezzo dipende dal consumo che aumenta vertiginosamente a causa del grandissimo uso che ne fanno e ne faranno sempre più l'India e la Cina, che - poiché sono partite dal nulla - stanno sviluppandosi ad un ritmo vertiginoso.
Il problema del medio oriente è completamente diverso poiché dipende da fattori che hanno a che vedere con la storia solo dal punto di vista delle convinzioni religiose, si tratta cioè di 'metastoria'.

1) Negli USA il movimento protestante dominante - al quale il presidente Bush appartiene - è convinto che i Giudei debbano essere tutti riuniti in un solo luogo per potersi convertire, e quindi tutti dovranno tornare a Gerusalemme. Solo allora avverrà la conversione degli Ebrei al cristianesimo e quindi la Parusìa (il ritorno di Gesù sulla Terra per il Giudizio Universale)
2) L'Islam è convinto che il profeta Maometto apparirà alla fine dei tempi a Gerusalemme, e quindi non si può permettere che la città diventi Ebraica. Inoltre la concezione della storia è religiosa, perché per l'Islam lo stato e la religione coincidono e i territori che sono stati 'santificati' dalla occupazione islamica non possono più essere ceduti al nemico (i non credenti)
3) Gli Ebrei sono convinti che la Palestina è la loro terra promessa, quella che Dio ha loro dato in dono ai tempi di Mosè, e che Gerusalemme è loro e solo loro. Aspettano ancora la venuta del Messìa che li farà trionfare sui nemici e renderà Israele grande come ai tempi del Re Salomone... e il Messìa può solo arrivare se loro sono saldamente radicati e presenti lì nella loro terra...

Il petrolio complica le cose. I Cinesi e gli altri del terzo mondo, se non altro per invidia, forse vedrebbero bene un'America povera e miserabile, ridotta al suo solo continente, e un'Europa che ritorna al Medio Evo... Chissà forse la dittatura comunista potrebbe allora tornare... e poi adesso loro hanno un solo interesse: riuscire a dare alla loro gente un po' di benessere e un po' meno ristrettezze e fame.

COMUNQUE SIA, BISOGNA VEDERE COME LA PENSA IL SIGNORE IDDIO, CHE ALLA FIN DEI CONTI (come già sempre avvenuto in passato) DECIDERA' LA FINE CHE FAREMO TUTTI QUANTI....