Vedo alla TV uno sceneggiato
che narra un oscuro passato
e fa veder melensi dei soldati
però mi pare che sia esagerare
mostrar che proprio tutte le persone
non sappiano far altro che cagare...
perché prossimamente certo appare
e non c'è da pensar che 'sta cuccagna
possa con tutta calma ancor durare
vi prego dunque, un po' di dignità
per preservar la nostra civiltà ...
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io certo son d'accordo, miei signori
che da noi sono pochini i combattenti
e ben voi presentate certi affari
E soprattutto, a nostro guiderdone
non deprimiam la virtù militare
e poi non peggioriamo la questione
ma smettela orsù, con questa lagna
e cominciate un poco ad esaltare
c'or siamo tutti in guerra, pur la Spagna |
NDA luglio 2006 Vedo alla TV uno sceneggiato
sulle nostre guerre passate. Come al solito gli italiani sono mostrati
sempre come lamentosi cacasotto (una volta si diceva 'cagoja') e parlano
tutti (chissà perché) con accento preferibilmente meridionale.
Non siamo proprio capaci di fare dei film decenti che incoraggino la virtù
civile e non la debolezza? Non è che tutti si devono fare preti,
diventare santi e quindi anche porgere sempre l'altra guancia, no? E poi
vorrei vedere certuni, che si credono santi, se gli chiedessero di abiurare
o di essere martiri...
Ricordo ancora mio nonno, Generale prospero Del Din,
nato a Rivamonte (Belluno) che durante la sua vita da militare di carriera
combatté ben 4 guerre (prima e seconda guerra mondiale e conquista
dell'Etiopia nel 1936, e mi pare anche annessione dell'Albania nel 1939)
fu ferito tre volte e nel 1917 fu promosso sul campo al grado di Capitano,
e ottenne anche una medaglia d'argento e due di bronzo al v.m., oltre
all'ordine mauriziano. Con me ha solo accennato che dopo il 1920 non avevamo
quasi mezzi per combattere ed eravamo poveri, più di Giobbe.
Non sarebbe poi l'ora di sfatare la leggenda che vige all'estero
ove molti ci considerano come dei codardi, membri maschili ambulanti e
sempre eretti - e ora anche mosci - che non sanno star un giorno senza
chiavare?
Ricordo anche mio zio sottotenente degli alpini morto a 22 anni assaltando
una caserma tedesca a Tolmezzo nel 1944 (medaglia d'oro al v.m.) e sepolto
al locale cimitero. Ricordo di mio padre, militare di leva e ufficiale
di aereonautica, che fece anche lui onestamente e con coraggio il suo
dovere, finendo prigioniero degli alleati in Africa Settentrionale, e
di tanti altri, parenti e non, che hanno svolto con grande dignità
il loro ruolo e fatto sempre il loro dovere anche loro sia in pace che
in guerra.
Quelli che conoscevo o conosco io, non ce li vedo proprio a lagnare e lamentarsi con tristi occhioni da vitelli come i nostri attori da melensi sceneggiati. Anzi erano moderatamente
fieri di quello che avevano fatto e di essersi comportati al meglio.
Non mi pare poi, a giudicare da come si sparano addosso tra loro in certi
luoghi, che tutti i meridionali siano come li dipingono in questi sceneggiati
(a meno che non siano seminaristi), anzi, se no la mafia avrebbe finito
di esistere da un pezzo...
Sono passati già quasi centocinquantanni da quando siamo diventati
una nazione, è poco, d'accordo, ma credo che sarebbe ora di farci
temere e valere un po' di più... Casomai facciamo venire consulenti
dagli USA, e soprattutto NON CONFONDIAMO IL PACIFICO CON IL PACIFISTA,
PER FAVORE.... E NEMMENO IL PACIFICO O IL PACIFISTA CON IL CODARDO. Sono
cose ben diverse.
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