Massimo

Caro Massimo, ricordo quando tu
ti bevesti il mio espresso alla SEM (*)
con aria di sussiego, e tuoi scagnozzi
mi presero a spintoni.
Ricordo che pensai allora: questo qui
o è un mafioso o è un sindacalista.
Meglio starne lontani.
Chi l'avrebbe mai detto che invece
saresti diventato capo del governo !

(*) famoso bar di via D'Aquino a Taranto. STAVO PER PRENDERMI IL CAFFÈ QUANDO ENTRA UN TIPO COI BAFFI PRECEDUTO DA UN GUAPPO E SEGUITO DA UN ALTRO. ERA UN POLITICO NOTO. MI SPINSERO VIA E COSTUI SI APPOGGIÒ AL BANCO E BEVVE IL CAFFÉ CHE AVEVO ORDINATO IO. Ubi maior minor cessat