LA CATASTROFE E' VICINA
?
 ( Fantapolitica: Berto Lunizzi 23/04/2006)

Premessa: l'attuale situazione del mondo è peggiore di quella che c'era una volta, durante l'equilibrio del terrore e la corsa agli armamenti, ma molti non se ne rendono conto (o fanno finta o non vogliono rendersene conto). Inoltre, egoisticamente parlando, la caduta del comunismo è stata una iattura perché ha svegliato popoli che prima dormivano e si contentavano di non morire di fame, quando gli andava bene, mentre ora che sono liberi di lavorare e di vivere sono in grado di farci concorrenza e di batterci economicamente. Il posto reso libero dall'equilibrio del terrore è stato occupato sùbito da fanatici religiosi ben peggiori dei comunisti di allora, anche perché hanno in mano le fonti di energia e il destino del mondo. Il rischio che il mondo corre per via dei suoi consumi di energìa presenti ma soprattutto futuri è dunque veramente tremendo. Cosa succederà nel prossimo futuro? Spero di riuscire a rileggere questa cosa tra qualche anno e riderci sopra ...

Argomenti:

Il quadro generale (Uso del petrolio nei paesi industrializzati, il dibattito sull'energia, i paesi emergenti e l'Europa, i paesi produttori,  i paesi in via di sviluppo)

 


 

 


Il quadro generale

Il petrolio e i combustibili fossili sono i responsabili e la chiave di tutti i nostri problemi, o meglio, siamo noi i responsabili per l'uso che ne facciamo. Infatti con il petrolio noi (il cosiddetto occidente intendo) abbiamo raggiunto il nostro attuale stadio, chiamiamolo così, di prosperità, anche sostituendolo al carbon fossile quasi dappertutto.


Uso del petrolio nei paesi industrializzati

Ogni giorno milioni di autotreni giganteschi - nella comune accezione si chiamano TIR - si muovono nel mondo industrializzato, trasportando di tutto e rendendo possibile lo scambio di merci di ogni tipo dalle derrate alimentari ai computer, come fossero i miliardi di globuli rossi che trasportano ossigeno per permettere lo sviluppo delle cellule di un corpo vivente..
Fiumi di mezzi pubblici e di automobili private si muovono da un capo all'altro dell'Europa trasportando la gente e consentendo ai turisti di spostarsi a piacimento con relativamente poca spesa
Aerei giganteschi ogni giorno trasportano centinaia di migliaia di persone da una nazione all'altra, da un continente all'altro sia per turismo che per necessità. Le industrie usano petrolio e derivati, sia come combustibile per far funzionare i loro macchinari sia come base per la produzione di ogni genere di beni.
La nostra società civile usa i combustibili fossili per la cucina e per il riscaldamento, il che rende possibile e facile la vita anche a quei milioni di persone che vivono in ambienti freddissimi.
Navi enormi, che viaggiano stracariche di petrolio e gas, e migliaia e migliaia di chilometri di tubazioni - chi scrive ha contribuito a produrre oltre quattro mioni di tonnellate di tubi di grande diametro per i gasdotti e oleodotti russi e dell'Alaska - trasportano questa linfa vitale dai luoghi di estrazione alle raffinerie. Talvolta si hanno anche incidenti che causano enormi danni all'ambiente, senza contare le enormi quantità di anidride carbonica e di altri prodotti della combustione che vengono scaricati nell'atmosfera.

 

 


Il dibattito politico-economico-ambientale sull'energia

Di fronte a questa situazione si è sviluppato un grande dibattito che però ha il torto di occuparsi di aspetti esclusivamente ambientali della questione, e soprattutto è viziato da aspetti ideologici che impediscono nella realtà l'adozione di serie contromisure. Con i loro 'no' a qualunque ipotesi di evoluzione nell'uso dei combustibili fossili e dell'energia nucleare o di altre fonti, molto spesso appare che più che di contrasto all'inquinamento ambientale si tratti di propaganda politica svolta all'unico fine di guadagnare voti e posti per i rappresentanti di certi partiti ai quali dell'ambiente in pratica non interessa proprio nulla (vedi i nostri Verdi).
Lasciamo perdere questi apsetti e in realtà esaminiamo l'aspetto geo-politico globale della questione. Infatti secondo l’IEA ( Agenzia internazionale per l'energia), i combustibili fossili continueranno a dominare lo scenario energetico mondiale, con quote limitate di nucleare e fonti rinnovabili. La IEA contraddice così le sue pubblicazioni sull’efficienza energetica e ignora la necessità riconosciuta dagli scienziati di adottare alternative ai combustibili fossili anche per combattere i cambiamenti climatici. "Con questo rapporto, la IEA manda un segnale pericoloso ai politici e all’industria in tutto il mondo - afferma Jan Vande Putte di Greenpeace International - Se i governi non abbandoneranno questa politica, il consumo energetico mondiale crescerà quasi del 60% nel 2030 e le emissioni di CO2 aumenteranno nella stessa misura". Van de Putte (che nome!) però non dice cosa si può fare ovvero propone soluzioni che causerebbero la morte per fame di centinaia di miioni di persone.

 

 


I paesi emergenti
e l'Europa
La IEA ha detto quanto sopra perché è consapevole che ci sono la Cina e l'India (i paesi 'emergenti') che non possono fare a meno dell'energia inquinante proprio a causa della loro arretratezza culturale e produttiva.
In particolare la Cina, sterminato paese che si avvia verso i 2 miliardi di abitanti, è arretrata rispetto a noi di almeno 50 anni a causa del regime comunista che (fortunatamente per noi) ne aveva causato l'arresto dello sviluppo fino a qualche anno fa, e ora si è finalmente trasformato in un regime di polizia ( cioè in una qualunque dittatura).
Oltre a concedere libertà economica larga ai suoi cittadini, il regime ha iniziato una politica per diminuire lo stato di sottosviluppo che affligge ancora il 90% dei suoi cittadini, specialmente nelle campagne.
Quello che per i cinesi è indispensabile fare per non morire, per noi occidentali per certi versi ha ripercussioni disastrose mentre per altri versi potrebbe essere anche positivo. Per L'Europa in particolare a breve aumenterà la spesa energetica in modo assai rilevante a fronte dell'aumento del prezzo del greggio dovuto all'aumento sfrenato della domanda da parte dei paesi emergenti, i quali in pochi decenni intenderebbero recuperare il gap gigantesco che li separa da noi. L'Italia in particolare è in condizioni di pericolo mortale: non ha praticamente fonti energetiche proprie, grazie alla politica energetica fallimentare e demenziale dei governi di centrosinistra che si sono succeduti per più di 6 lustri, e della sciocca propaganda 'verde', che ha convinto gli italiani sciocchi ed ha avuto la conseguenza di farci restare tutti quanti schiavi dei combustibili fossili e della bolletta della luce che aumenterà progressivamente (già la nostra bolletta è più del triplo di quella francese per esempio).
Come abbia fatto il sistema Italia a sopravvivere in questi anni non è un miracolo: infatti il debito pubblico dal 1980 è aumentato di 20 volte almeno, e ogni 4 anni si è svalutata la moneta del 25%, sia resa sempre grazie alla demenziale politica dei governi di centro sinistra (ultimo il governo DINI).
Ma come farà adesso l'Italia che c'è l'EURO e che non si può più svalutare la moneta rispetto agli altri paesi europei? Forse risolverà il problema con Prodi, Pecoraro Scanio, Bertinotti & C, e con i 'no global'? Che ne pensate?
L'aspetto positivo della questione è che troveremo un maggiore spazio nel mondo per esportare la nostra creatività e la nostra fantasìa. Ma basterà per salvarci dal sottosviluppo?

 

 


I paesi produttori
Il tendenziale aumento dei prezzi petroliferi negli ultimi 25 anni, dovuto al grande sviluppo industriale mondiale, ha garantito ad alcuni paesi (in buona parte quelli appartenenti all’OPEC) un accumulo più o meno grande di petrodollari. Alcuni tra loro, come gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar, hanno scalato la classifica del reddito pro capite. In parte la liquidità ottenuta tramite l’esportazione di petrolio è stata investita in infrastrutture e impianti industriali. Le politiche di sviluppo hanno richiesto in molti casi risorse umane che sono state fornite da paesi più poveri del Terzo Mondo. Ad esempio, nei paesi petroliferi della penisola arabica è molto forte l’immigrazione da paesi asiatici poveri come lo Sri Lanka, il Pakistan, la Palestina, le Filippine.
Fatta ovvia eccezione per gli Stati Uniti che sono il paese più avanzato del mondo in tutti i campi, e per la Russia e il Messico, la diversificazione produttiva è ancora scarsa e il petrolio resta pressoché l'unico prodotto esportato da questi paesi. Un altro punto debole è in genere l’insufficienza dell'agricoltura nei soddisfare i bisogni alimentari nazionali. Questi paesi sono ancora legati dall’andamento dei prezzi della loro unica grande risorsa: il petrolio. Le maggiori risorse di petrolio mondiali sono possedute dai seguenti paesi:

Stato
Riserve di greggio
(miliardi di barili)
Arabia Saudita
175
Kuwait
72
Russia
68
Iran
60
Messico
55
Emirati Arabi
32
USA
31
Iraq
30

I paesi produttori sono anche altri come ad esempio il Venezuela e la Nigeria, le cui riserve sono però inferiori a quelle dei principali produttori. l'Opec (ORGANIZZAZIONE DEI PAESI ESPORTATORI) comprende dunque 11 paesi: Algeria, Indonesia, Iran, Iraq. Kuwait, Libya, Nigeria, Qatar, Saudi Arabia, UAE, e infine il Venezuela. Come vedete la Russia e gli USA non sono della lista.

I maggiori possessori di riserve petrolifere ed i maggiori produttori appartengono a quella enorme area politico-religiosa che si chiama Islam. Purtroppo la stessa religione islamica, pur spaccata in migliaia di sette e confessioni (le principali sono la Sciita e la Sunnita) ha come concezione il totalitarismo. Mentre nell'area Occidentale da secoli c'è la separazione più completa tra stato e chiesa e la libertà di religione e di coscienza sono riconosciute e garantite, nell'area islamica è esattamente il contrario. La religione fonda lo stato ed è addirittura garante della legge. L'unica legge è quella islamica, e chi non l'accetta è un pazzo o un delinquente. L'Occidente è una grande accozzaglia di peccatori e di adoratori di Satana, e quindi va possibilmente cancellato dalla faccia della terra. In alcuni di questi paesi non sono ammesse altre religioni, è vietato costruire luoghi di culto che non siano le moschee, non è permesso sotto gravissime pene celebrare riti Cristiani o di altro tipo neppure in casa propria o in ambasciata, e addirittura c'è la pena di morte per chi di loro si converte. Vi ricordate poi la lapidazione delle peccatrici (!) di recente in Sudan?

Quello che più dovrebbe inquietare noi occidentali è il principio della Jihad implicitamente contenuto nei testi sacri e nella tradizione, che rappresenta per tutti i mussulmani il 'sesto pilastro della fede'. Il buon maomettano ha il dovere di espandere l'Islam con ogni mezzo, e con la lotta armata ai danni degli infedeli qualora e non appena le circostanze lo rendano possibile. Basta poi che uno solo di loro muova guerra agli infedeli, vedi gli attentatori suicidi, e il principio è soddisfatto. Le sue azioni valgono come merito per tutti gli islamici agli occhi di Dio (Allah).
Non illudiamoci: gli islamici , moderati o meno che siano, hanno tutti un medesimo fine che è la nostra distruzione o la conquista dei nostri paesi. E oggi lo fanno in tutti i modi, sia con l'invasione pacifica degli emigranti che attraversano il mare sulle loro carrette, come tramite la lotta armata di Ben Laden e di Al Quaeda.
Tutti costoro non hanno ancora fatto il salto culturale che invece ha contraddistinto l'Europa, Per loro non c'è stata nessuna Riforma o Controriforma, e l'illuminismo, positivo per la civiltà pur con tutti i suoi eccessi storture e difetti, non li ha neppure sfiorati. E sono anche pieni di pregiudizi verso di noi. Chi scrive chiese ad un cameriere marocchino che pensava delle donne in Italia. Mi rispose - sono tutte puttane e io non le guardo nemmeno.

Voi pensate forse che gente del genere non abbia la tentazione di provare a distruggerci se se ne presenta l'occasione? E oggi appunto si presenta l'occasione di attaccarci con l'economia del petrolio, che in quanto risorsa insostituibile e in via di esaurimento, sarà cosi divenuta la peggior arma di distruzione del mondo e della nostra civiltà ...

 

 


I paesi in via di sviluppo
L’espressione "paesi in via di sviluppo" equivale a quella di 'Terzo Mondo' ma presenta una connotazione ottimistica. Sottesa ad essa vi è la fiducia che tutti i paesi in diverse posizioni e con differenti velocità siano incamminati in un processo di sviluppo economico.
La storia degli ultimi decenni ha dimostrato che ciò è solo parzialmente vero. Accanto ad alcuni paesi che hanno conosciuto uno sviluppo economico fondato sul possesso di materie prime (anzitutto il petrolio) o su processi di industrializzazione accelerata vi sono i paesi del cosiddetto 'Quarto mondo' che non mostrano significativi segni di uscita da una condizione endemica di miseria, e questo sia per motivi politici che per motivi più intrinsecamente 'culturali'.

Tra i paesi in via di sviluppo i più importanti sono la Cina e l'India entrambi generatori di culture e civiltà antichissime. Per quanto riguarda la Cina le contraddizioni e i paradossi determinati dall'esistenza di una "doppia ortodossia" ideologica (la convivenza forzata di socialismo e liberismo) hanno segnato la vita della nazione durante gli ultimi due decenni del secolo XX. Questa prassi ha infatti guidato la formazione delle politiche sociali ed economiche cinesi dopo l'inizio delle riforme nel 1978, e determinato effetti collaterali quali i grandi movimenti di popolazione dalle campagne, la disoccupazione latente nelle aziende di stato, l'esplosione dell'economia familiare e l'informalizzazione del lavoro.
Dopo gli esperimenti utopici del grande balzo e delle comuni popolari, inseguendo la deregulation con la deriva neoliberista degli anni '90 permane la costante della macchina burocratica del Partito unico, e quella di un mondo del lavoro che dimostra flessibilità e capacità di adattamento, nel solco di una tradizione di rapporti sociali enormemente più antica del socialismo. In pratica esiste uno stato di polizia, una dittatura centralistica, a fronte di una massa sterminata di volonterosi e operosi lavoratori. Chi scrive ha avuto una breve esperienza cinese, e si è convinto che i cinesi sono in genere operosi e lavoratori bravi e pieni di buona volontà, ma hanno la propensione a godere del frutto del loro lavoro molto più di quanto non facciamo noi. Quando possono sono dei raffinati gaudenti.
Per quanto riguarda l'India, esiste una rivalità fortissima, anche qui di carattere religioso, con paesi confinanti come il Pakistan, ed hanno anche la bomba atomica! Degli indiani invece non ho esperienze dirette e non posso dire nulla, tuttavia penso che alcune considerazioni sull'ambiente e sul lavoro non siano poi così diverse da quelle cinesi.

Oltre alla Cina e all'India, e senza parlare dell'america latina dove ce ne sono paesi da terzo e alcuni anche da quarto mondo, possiamo poi considerare in via di sviluppo i paesi europei che sono recentemente usciti dall'oppressione comunista come la Polonia, l'Ungheria, la Bulgaria, la Cekia, la Slovakia, la Lettonia e tanti altri. E anche parte della Germania: sapevate i lavoratori della Germania ovest pagano un contributo di solidarietà per i colleghi 'poveri' della Germania est? Nonostante tutto sono questi ultimi che hanno dato tanti voti al partito socialdemocratico tedesco. Infatti dal sottosviluppo è difficile uscire specie se si è stati comunisti. A differenza dei cinesi, infatti, i comunisti occidentali che provengono da culture più giovani hanno poca voglia di rischiare e di lavorare, e gli ci vorrà più tempo per riabituarsi a vivere...

C'è anche un altro fatto, poco considerato, forse. Si tratta dell'aumento dell'aspettativa di vita media dei paesi in via di sviuppo, che con il progresso e la migliorata alimentazione farà crescere drammaticamente la popolazione mondiale. Al contrario di quanto pensano molti non saranno le nuove nascite ad essere decisive, ma l'aumento della vita media. Per esempio Aumentare l'aspettativa di vita del 20% a una popolazione di 100 milioni di persone (diciamo come fosse passare da 50 a 60 anni) significa avere 'ipso facto' un aumento in proiezione di 20 milioni di persone) e con esso un aumento più che proporzionale delle necessità di energìa, da sommare al normale incremento per i nuovi nati.

 

 


Scenario OTTIMISTA

TUTTI i governi del mondo agiscono energicamente per cambiare l'assetto energetico mondiale, fregandosene che se no si perdono voti e va al governo quell'altro, e questo in tutti i paesi d'Europa (attenzione però, la Russia non è veramente Europa anche se l'Europa finisce agli Urali, dato che dall'altra parte arriva fino ai confini della Cina e all'oceano pacifico). Si affrontano le proteste dei 'no global' e si impedisce alla camorra di contestare gli inceneritori in Campania e per la TAV in val di Susa. Si fanno i rigassificatori malgrado i vari Marrazzo e soci. Si fanno le opere strategiche e gli investimenti necessari in tutta Europa. Si costruiscono una ventina di centrali nucleari in tutta Italia in modo che siano facilmente convertibili in centrali a fusione. E non ditemi che è impossibile, somari!


TUTTI investono risorse enormi per la ricerca sulle energie alternative e soprattutto sulla fissione nucleare, e ovviamente si trova il modo di controllarla. le centrrali nucleari a fissione vengono convertite a fusione.

L'IRAN viene convinto a rinunciare alla sua pernacchietta atomica e riconoscere Israele. Si fa arricchire l'uranio da PUTIN, e vende il suo petrolio in occidente aumentando la produzione in modo da contenere i prezzi. Le stesso fanno tutti i paesi dell'OPEC e tutti gli altri si devono accodare. Il petrolio cala a 50 dollari al barile

Anche la COREA del Nord rinuncia alla sua bombetta in cambio di cibo che gli mandiamo mediante una colletta tra tutti gli stati. Così può fare marce militari e celebrare il suo re comunista in pace fingendo che il regime funzioni

L'INDIA si riappacifica con il PAKISTAN perché in qualche modo si convncono i capi dei due paesi a fare propaganda per questo scopo, e si arrestano i terroristi di entrambi i lati, mettendo sopra ciascuno una bella taglia.

L'IRAQ e l'AFGANISTAN vengono presidiati da molti più soldati che rastrellano a pettine il territorio e sottopongono alla macchina della verità tutta la popolazione - basta dare un dollaro a testa per convincere a sottoporsi al test - per individuare i Talebani e i fanatici e metterli in in campi locali di concentramento e rieducazione (come a Guantanamo o peggio). Le prigioni si affidano a gente seria e competente e non a personale USA.
In attesa della formazione di un governo democratico, nel frattempo si costruiscono infrastrutture e reti informatiche si distribuiscono televisori, DVD, computer film osé e internet e cibo gratis ad ogni famiglia. Inizialmente si insegna ad usare i media con il Corano telematico e al jazera, e poi vada come vada.... Non si abbandonano alla loro sorte, la BOSNIA, l'Africa e gli altri paesi dove si massacra il popolo vicino perché diverso di razza o perché non è musulmano, o perché lo è. Vengono stanziati più soldi per mantenere le truppe necessarie di stanza in paesi così lontani (bisogna pagare moltissimo i soldati). A questi paesi non si mandano soldi, ma cose e servizi.

L'EUROPA non viene invasa da una marea INARRESTABILE di disperati provenienti dall'Africa e da quei paesi europei dell'Est che non sono nell'orbita russa e l'economia Europea non va a donne di malaffare per l'alto prezzo dell'energìa e per la marea di disperati che vuole invaderla. Infatti si fanno grand accordi con i paesi di provenienza per la cooperazione e lo sviluppo e si organizza il lavoro in modo che chi viene abbia il posto veramente e non per finta, come oggi. I responsabili di truffe in merito vengono severamente puniti. L'Italia non esce dall'Euro perché la sinistra rinuncia a governare e lascia il posto a Berlusconi mentre l'economia Europea riesce bene a dar da mangiare alle persone. Anche in Germania prevale nuovamente la DC e in Francia continua a governare la destra. ZApatero perde la Spagna a favore del suo rivale conservatore. I supermercati non sono vuoti perché tutti itrasporti funzionano regolarmente e si può dar d mangiare a sufficienza a tutti. Si creano dei protettorati in Africa come c'era una volta.

In ITALIA L'economia non crolla perché le importazioni dal terzo mondo vengono condizionate al rispetto dei diritti umani e dal costo e sono contingentate in modo che la bilancia dei pagamenti sia almeno in pareggio.
Dato che c'è Berlusconi di nuovo al governo tutti quelli che potevano e hanno trasferito le loro industrie in altro luogo durante il governo Prodi (in America Latina, in Russia, in Cina per esempio ne riportano alcune lavorazioni in Italia. Tutti quelli che li avevano a sufficienza e che avevano portato i soldi fuori li riortano indietro perché conviene.

GHEDDAFI rinuncia alle sue assurde pretese, e invece ci vuole rifondere per le case le città e le strade che gli abbiamo costruito e per il porto di Tripoli, quello a cui ha lavorato il nonno di chi scrive. Risarcisce gli italiani che ha derubato e li invita a ritornare in Libia. Bertinotti diventa socialdemocratico. Chi scrive non viene ammazzato sùbito perché si dice che ha la faccia da fascista, e non ammazza nessuno per difendersi con la sua vecchia Beretta a caricatore allungato, quella che la mamma gli aveva regalato in occasione del 21esimo compleanno perché gli piaceva andare a sparare al tirassegno.
Non va al potere in Italia un dittatore fascista, e Bertinotti non viene strangolato in carcere, senza chiasso insieme a tutti i suoi luogotenenti, amici e sostenitori (sarebbero rimasti in venti).

Dato che l'IRAN riconosce ISRAELE, e la COREA non lancia bombe sul GIAPPONE. gli USA NON hanno motivo di ridurre i due stati canaglia a un deserto mediante una diecina di bombe al neutrone ed all'idrogeno di grande potenza. Persino Hamas viene indotto ad accettare una tregua.

PUTIN non ha quindi motivo di reagire lanciando i suoi 1000 missili nucleari superstiti sugli Stati Uniti d'America. dei quali arriverebbero a destinazione solo due perché i satelliti in orbita li farebbero fuori quasi tutti. Così gli USA non annienterebbero tutta la Russia, che già di suo in quanto a radiazioni non sta bene per le passate poilitiche comuniste. Il cielo non si coprirebbe di ceneri e la temperatura delle terra resterebbe normale evitando la morte di miliardi di persone

La CINA non fa nulla di male all'estero, lavora sodo e bene all'interno e ammazza pochi dissidenti all'anno, senza assurde pretese su TAIWAN, così finalmente il 90% della popolazione sarà nutrita meglio.

CONCLUSIONE: finalmente il mondo è diventato ragionevole!

 

 

 


Scenario PESSIMISTA

Negli ultimi anni il prezzo del petrolio greggio ha subito una forte impennata. Le cause di questa corsa all'oro nero sono molteplici, prima di tutto la sete di energia delle nazioni industriali emergenti: Cina e India. Cui bisogna aggiungere la guerra in Iraq, la crisi venezuelana e quella russa dell'impero petrolifero Yukos. Questa evoluzione, ulteriormente aggravata dalle catastrofi verificatesi di recente nel sud degli Stati Uniti, ha generato e sta generando una vera e propria esplosione dei prezzi, tant'è che il prezzo al barile ha quasi raggiunto i 70 dollari. Il prezzo è destinato a salire ulteriormente dato che la maggior parte delle riserve conosciute è concentrata nei paesi del golfo, e che l'Opec si rifiuta o ha delle forti resistenze ad aumentare la produzione per compensare la maggior richiesta di Cina e India. Ci si deve allora domandare se non sia per caso in atto un attacco degli integralisti musulmani (vedi Iran, ma ce ne sono di occulti) portato all'economia occidentale, mascherato con pretesti economici.
Fatto sta che gli economisti dipingono scenari da anni '70, gli anni della devastante crisi energetica e della stagflazione, il micidiale mix di inflazione e stagnazione economica che ha impoverito il mondo.
Infatti l''impennata del prezzo del petrolio e la conseguente penuria di certi prodotti petroliferi danneggiano pesantemente le condizioni quadro dell'economia. Il prezzo elevato dei carburanti e dei combustibili si ripercuote direttamente sulla produzione e il trasporto e quindi sui beni di consumo, e anche sulle spese accessorie delle abitazioni e sul costo degli affitti. L'aumento dei costi è stato è e sarà interamente addossato ai consumatori, e le varie pesanti pressioni fiscali esercitate sugli oli minerali e sui combustibili, che addirittura qualche 'verde' in Italia vorrebbe aumentare, renderanno la situazione dei cittadini ancor più difficile.

 

 


Le contromisure necessarie si prenderanno?
L'esperienza ci dice che non si potranno avere gli stessi effetti se si applicano le contromisure sui risparmi energetici analogamente a quanto fatto dopo il 1970, quando i prezzi del gasolio da riscaldamento si decuplicarono e poi si decuplicarono ancora nel giro di poco tempo. Chi già con i prezzi attuali del greggio ai livelli di ieri non avesse fatto tutto quello che poteva di economicamente conveniente nel campo del risparmio energetico sarebbe senza dubbio stato un deficiente.
Un industriale sarebbe già fallito, e un privato cittadino a cui non piace spendere troppo perché se no dopo non ha più i soldi per andare in vacanza non sarebbe stato conveniente. Qui non bastano più i mezzi tecnici e le fonti alternative, o per lo meno non solo: c'è da assumere decisioni molto più drastiche. Difatti di fonti alternative si discute molto, ognuno tira l'acqua al suo mulino e propone le soluzioni più improduttive costose e magari bislacche, e comunque prima che qualcuno decida qual'è la soluzione ottimale per diminuire la dipendenza dal petrolio ed aumentare la produzione passeranno anni e noi saremo già andati a sbattere, per così dire.
ITALIA. In Italia poi, dove come si è detto dipendiamo dall'estero quasi al 90% per gli approvvigionamenti di energia e dove una marea di sciocchi e di paurosi ha votato a suo tempo contro il nucleare, sarà praticamente la morte dell'industria e dell'economia. Ma perché siamo stati tanto poco avveduti, si domandano alcuni sciocchi, sempre che si siano ravveduti?
Semplice, perché i soliti amici dell'URSS di una volta hanno fatto una propaganda tendenziosa basata sulle paure della gente. E perché? E' chiaro: volevano far crollare da allora la nostra economia perché tanti disperati in più votassero per loro e loro potessero traghettare l'Italia nel paradiso in terra ( quello che poi, dopo il crollo, si è dimostrato essere un'accozzaglia di poveri sttosviluppati e di corrotti).
Quelli che una volta ci volevano consegnare all'URSS persistono tuttora in questa politica suicida.

Non vi chiedete perché? Credono che sia veramente nell'interesse della gente. Ma no! Errare è umano, perseverare è diabolico! Però questi sono delle eccezioni, non sono persone normali: sono Talebani della politica, non c'è dubbio. E c'è da meravigliarsi quando altre persone che invece non sono o non dovrebbero essere dei fanatici o degli stupidi si mettono con loro.

Dunque, nel peggiore dei casi potrebbe andare così:

Nessuno fa nulla, per cambiare l'assetto energetico occidentale, perché se no si perdono voti e va al governo quell'altro, e questo in nessun paese d'Europa (attenzione, la Russia non è veramente Europa anche se l'Europa finisce agli Urali, dato che dall'altra parte arriva fino ai confini della Cina e all'oceano pacifico) .
L'IRAN fa la sua bombetta e cerca di far fuori Israele. Nel frattempo vende il suo petrolio alla Russia che poi lo passa a noi a prezzo stratosferico.

Anche la COREA fa la sua bombetta e si prepara a tirarla anche se muore di fame. L'INDIA prepara l'invasione del PAKISTAN e viceversa

L'IRAQ e l'AFGANISTAN vengono abbandonati alla loro sorte, come anche la BOSNIA, tutta l'Africa e gli altri paesi dove si massacra il popolo vicino perché diverso di razza o perché non è musulmano, o perché lo è. Non ci sono soldi per mantenere le truppe necessarie di stanza in paesi così lontani (bisogna pagare moltissimo i soldati).

L'EUROPA viene invasa da una marea INARRESTABILE di disperati provenienti dall'Africa e da quei paesi europei dell'Est che non sono nell'orbita russa e l'economia Europea va a donne di malaffare per l'alto prezzo dell'energìa e per la marea di disperati che l'ha invasa. L'Italia esce dall'Euro e l'economia Europea riesce a malapena a dar da mangiare alle persone. I supermercati sono vuoti perché arriva pochissima merce con i TIR.

In ITALIA L'economia crolla perché ci sono le importazioni dal terzo mondo e perché tutti quelli che potevano hanno trasferito le loro industrie in altro luogo (in America Latina, in Russia, in Cina per esempio. Tutti quelli che li avevano a sufficienza e che potevano portare i soldi fuori lo fanno e basta, e vanno a vivere a pago-pago, honolu o alle bahamas.

GHEDDAFI invade la Sicilia e proclama l'annessione. L'Europa si sfascia, la gente muore di fame, e per un po' in Italia va al potere Bertinotti che impone il sequestro dei beni privati e la collettivizzazione di tutto. La Sicilia la lascia a GHEDDAFI.

Però tutti quelli che sono scoperti senza calli alle mani o che rifiutano la collettivizzazione sono uccisi dalle squadracce rosse. Chi scrive viene ammazzato sùbito perché dicono che ha la faccia da fascista, ma prima di morire fa in tempo ad ammazzarne 12, quanti i colpi contenuti nel caricatore della sua vecchia Beretta a caricatore allungato che la mamma gli aveva regalato in occasione del 21esimo compleanno perché gli piaceva andare a sparare al tirassegno.
A questo punto i superstiti insorgono e fanno piazza pulita dei comunisti. Va al potere un dittatore fascista, e Bertinotti viene strangolato in carcere, senza chiasso insieme a tutti i suoi luogotenenti, amici e sostenitori (sono rimasti in venti).

Mentre in Italia succede questo l'IRAN lancia la bomba su Israele, e la COREA la lancia sul GIAPPONE. gli USA riducono i due stati canaglia a un deserto mediante una diecina di bombe al neutrone ed all'idrogeno di grande potenza.

PUTIN reagisce lanciando i suoi 1000 missili nucleari superstiti sugli Stati Uniti d'America. Ne arrivano a destinazione solo due perché i satelliti in orbita li fanno fuori quasi tutti. Ma New york e Washington sono polverizzate. Gli USA rispondono annientando tutta la Russia, che già di suo in quanto a radiazioni non sta bene per le passate poilitiche comuniste. Il cielo si copre di ceneri e la temperatura si abbassa di dieci gradi sotto la media.

L'INDIA lancia la bomba sul PAKISTAN e quello risponde, ma sbaglia la mira e colpisce una città al confine cinese.

La CINA non fa nulla, ma il 90% della popolazione muore di fame per via dell'inverno nucleare

CONCLUSIONE: Nel giro di dieci anni due terzi del mondo sono morti di fame o di malattia, specialmente gli anziani, i vecchi e i bambini, e specialmente nei paesi del nord perché le industrie farmaceutiche occidentali non funzionano più da nessuna parte. Muoiono di fame anche quelli che se l'erano squagliata a pago-pago, e la vita ricomincia da capo. Il problema della sovrapopolazione è risolto ma stavolta ci sono anche gli organismi mutanti.

La città di ROMA, protetta da Dio perché ospita il Papa, ha avuto solo il 50% delle perdite umane e così ha lo stesso numero di abitanti di tutto il resto d'Europa messa insieme. Nomina pertanto un Re e due Consoli, racimola tutti gli abitanti del Lazio e dell'Abruzzo organizza dieci legioni e inizia la conquista d'Italia (e tutto ricomincia da capo). Nelle legioni ci sono anche legionari negri forti come cavalli. Chi scrive è già morto da un pezzo e a Lui non glie ne può fregare di meno ....


 

 


Ci sono le condizioni per una guerra?

CERTAMENTE ! Le elenco, e sono queste

  • La sinistra-centro al governo in Italia
  • Tedeschi e francesi che tentano di spartirsi l'italia con l'appoggio del suddetto governo
  • la fuga all'estero lontano dei capitali e dei cervelli, e dei ricchi anche se deficienti
  • il petrolio a 100 Euro al barile
  • Immigrazione illegale a carattere di inondazione incontrollata. Invasione di maree di poveracci africani ed europei dell'est in cerca di cibo. Moschee in Italia in Francia e Germania nido di Talebani e Madrasse
  • i fanatici islamici e i talebani di vari colori che fanno di tutto per distruggere la civiltà occidentale, compreso il causare l'aumento del prezzo del petrolio, anche se poi sono destinati a morire di fame per questo. I 'no global' e i 'centri sociali' che si appropriano dei beni dei cittadini senza pagarli
  • la caduta definitiva del comunismo negli ultimi santuari
  • Un prossimo presidente degli USA democratico
  • un teocrate Talebano scemotto al potere in IRAN
  • un talebano comunista, erede di un Re comunista al potere in COREA
  • L'INDIA che vuol far fuori il PAKISTAN e viceversa
  • PUTIN è un ex comunista, e in fondo in fondo gli USA sono antipatici e imperialisti