NDA: 16 Febbraio 2023.TG
Governatore meglio dire presidente del consiglio regionale - della Campania, è il severo e deciso Vincenzo De Luca, che lancia severissime ordinanze ....
Credo che la disgraziata circostanza del COVID abbia fatto dimenticare a molti la filosodia e la saggia pacatezza del grande Eduardo. Oppure c'è da domandarsi se il gonernatore sia o no napoletano verace ?
Il ricordo di Napoli,, dove risiedevo con i genitori al Vomero in via Luisa Sanfelice. nel 1945-46, mi fa tornare in mente
la nonna, che mi portava a fare il bagnetto in un angolino vicino agli scogli mi pare sul lungomare. L'acqua la ricordo allora pulita e trasparente.
A Napoli sono tornato molte volte, solo o con altri, sia in visita che per motivi di lavoro - ho anche preso il brevetto da ufficiale all'Accademia Aeronautica di Pozzuoli nel 1968 - e ricordo che la bellissima metropoli ancora nel '68, portava qualche segno di decadenza.
Ricordo anche Il testo della canzone, di Peppino Fiorelli. Racconta di una coppia di sposi che, indossando il vestito buono, va a fare un giro in carrozzella, per rivedere la città di Napoli che, pur liberata, porta ancora i segni profondi della guerra.
Criticata da alcuni come un qualunquistico invito all'oblio (scurdammoce 'o passato) e tacciata di superficialità (basta che ce sta ‘o sole), la canzone riprende il detto popolare chi ha avuto…chi ha dato… raccontando e della voglia di rinascita e di lasciare gli eventi della guerra alle spalle.
Un chiaro riferimento alla presenza degli alleati in città è l'utilizzo del termine paisà, appellativo utilizzato dagli angloamericani, molti dei quali di origine italiana, per riferirsi ai napoletani.
|