Già finita è la pace allor pertanto
ricomincia un'impavida ostruzione
dura senza eccezioni, senza guanto.
Appena vien sfiorata una questione
risuonano urli e strida, scoppia il pianto
e pure di non farsi scavalcare
tutta l'opposizione in parlamento
sul piano dei fracassi e del valore
ad un furbastro di mestier s'accoda
la stampa ne rimbomba, fa rumore
non riferendo il capo nè la coda.
Molte più balle stiam sentendo adesso
di quante un dì in una legislatura
eppure i comunisti erano spesso
contro sé stessi a far la lotta dura
sfilando per le piazze e per le strade
mentre ancora al governo erano loro.
Pensano dunque in tutte le contrade
di ramazzare il voto del cretino?
Ci credono imbecilli o fan sciarade
stimando che sia scemo il popolino?
È per questo che la prossima elezione
io spero, la vedran col lanternino!
Cerca, che lo
sistemiamo! 
Ci sto provando da vent'anni!
NDA: 19 Giugno 2008. Rabbrividisco pensando all'On (si fa per dire) Di Pietro. Adesso nel PD si sono accorti di essere stati fregati da lui, perché dopo averlo sostenuto offrendogli una ribalta ealle elezioni sono stati ripagati con lo sberleffo del gruppo parlamentare a parte, e soprattutto con una concorrenza spregiudicata la cui sola logica è la distruzione. Contadino, cervello fino!
Quei cittadini, per me un po' particolari che prima stavano con la sinistra estrema, infiammati dai suoi discorsi e dal suo odio per il loro Arcinemico Berlusconi stanno infatti passando dalla sua parte ( di Di Pietro intendo). Al PD bisognerà dunque correre ai ripari: quanto prima faranno fuori Veltroni. Intanto con Di Pietro stanno facendo a gara a chi è più stronzo. E Casini? Casini che fa? E che può fare? Fa solo casino...
Da quando Tremonti ha messo la tassa sulle Banche e sui petrolieri poi, i poteri forti sono passati dalla neutralità ad essere decisamente contro... leggansi i giornaloni più diffusi.
PS. Gli 'Onorevoli' (On.) godevano del titolo perché non predevano stipendio, al parlamento del Regno D'Italia. Quelli d'oggi, Onorevoli? Di Pietro Onorevole? Bah!
PER CHI LO IGNORASSE:
Non appena Berlusconi è sceso in politica, egli è stato oggetto di un inusitato attacco giudiziario che non è una sua questione privata, ma un drammatico fatto politico e istituzionale: 90 processi, 2500 udienze, 500 magistrati impegnati, 470 perquisizioni, episodi gravissimi come quelli avvenuti nel 1994 con la violazione del segreto istruttorio sul Corriere della Sera e nel 1996 con il caso Ariosto alla vigilia delle elezioni.... Questi episodi e molti altri ancora sono la dimostrazione che si è trattato di un uso sconvolgente della giustizia volto a manipolare il quadro politico e ad influire sui risultati elettorali. Solo una buona dose di mistificazione, di ipocrisia e di disprezzo dello Stato di diritto può liquidare tutto ciò come un fatto personale"
