Panettieri ovvero Bersani liberalizza o Come ti faccio fuori l'artigiano

Alla fin si trasmette una intervista
al panettiere, però penso invano
ma strana al tiggitré, che il giornalista

per una volta spiega ai cittadini
l'enorme e dannosissimo bordello
ch'apposta fu imbastito dal furbone

che ti emanò il decreto, proprio quello
di sicuro parziale e ben mirato
pensato apposta per strappar la pelle

agli artigiani, e a inviar sul selciato
distruggendo azienduole secolari
quelli che fanno il pane, gli sfigati...

Addìo infatti all'ambiente familiare
perché alla fine ogni supermercato
senza licenza potrà panificare.

E' naturale, il vantaggio maggiore
sarà dei 'rossi' con il cooperare
ché affamando i precari potràn fare

i prodotti a un costo assai inferiore
e vendendoli al prezzo che gli pare
guadagneran di soldoni, un monte, un mare

per l'astuzia del gran coglionatore
che parla ben, ma mal suol razzolare....

NDA Luglio 2006. Incredibile: chissà perché, per una volta al TG3 sento dire schiettamente la verità! Non credo alle mie orecchie! (ma, conoscendoli, probabilmente si tratta di un errore e appena se ne accorgeranno il giornalista sarà eliminato). Si parla del cosiddetto decreto Bersani. Dopo i tassisti forse quei padroncini e dipendenti delle picole aziende dei panificatori che hanno votato a sinistra si pentiranno molto amaramente della loro dabbenaggine..
Come al solito colla scusa delle liberalizzazioni i comunisti o vendono a loro 'amici' o creano monopòlii a loro paralleli (vedi le cooperative 'rosse', e le catene di discount e di supermercati umbri e romagnoli etc..) che fanno fuori i piccoli proprietari in tutte le regioni d'Italia, aprendo la strada al monopolio comunista, alle clientele, e al grande fratello di tipo Cinese.
Anche una mia cognata, una quasi comunista che si abbevera a 'La Repubblica', e che una volta si lamentava dell'invadenza dei supermercati che ammazzavano i piccoli commercianti, ora invece è contenta. Forse perché ad ammazzare i piccoli non è più il vecchio 'IRI' coi suoi supermercati, ma è l'insieme delle cooperative (che sfruttano e precarizzano i dipendenti) e quindi i comunisti. Allora tutto è lecito... Ma 'La Repubblica ' che dice?
Le false cooperative 'rosse', vere e proprie industrie mascherate da cooperative, per ora ci guadagnerebbero un altro botto di quattrini. Come faranno a passarli al partito è un mistero, (Greganti Unipol e Consorti insegnano) ma se non altro finanzieranno clientele che cercheranno di mandare al potere i comunisti, e dove quelli ci resteranno per molto, moltissimo tempo (diciamo un settant'anni) ...
Ma forse sopravviverà anche qualche grosso monopolio alimentare di qualche raro capistalista privato, di quelli che li appoggiano sempre...
E addio alla democrazìa dell'alternanza! Anzi, addìo alla democrazìa, che per prima cosa è democrazìa economica, ma non nel senso che le attribuiscono i comunisti e i loro affini!

La terra ai contadini, dicevano. Dicevano, poi Stalin e ne ha ammazzati nove milioni per poter creare gli improduttivi sovkoz e kolkoz! La terra gliela ha data, sì , ma sopra le loro fosse comuni.

Poche 'bestemmie' destinate a far arrabbiare eventuali lettori comunisti: maiale il Kaiser Guglielmo, che per togliersi il fronte russo ha finanziato Lenin e la rivoluzione d'ottobre! Porco Lenin! Porco Stalin! Maledetta l'Idea! Una volta (forse) era giustificabile, ma adesso è un reperto fossile, fonte di tirannìe assassine, spietate e oppressive.