Perché obliando la tua eternità
obblighi la sbiadita povertà
di tua viltà più cieca e indifferente
in gabbie egoismo riparando?
Elùcubri il tuo fato futilmente
bugie all'intorno vai limosinando
stolido vagolando inutilmente.
Non vuoi lottare per timor del mondo
in prosaico rottame degradando?
Non pensi dunque che questa tua vita
durerà forse un battere di ciglia
ché sùbito vien spenta la sua luce ?
In quel sentier con risoluto piglio
che da sempre alla morte ci conduce
affrontiamo con ànimo il nemico.
Per sempre lasciam dunque le finzioni
ci uniremo all'eterna dimensione
di quell'Amor che fu per noi pensato.