Al di fuor da me stesso a
vagare
senza scopo tra dolori e debolezze
una vita ho provato a desiderare
sazia, senza costrizioni e tristezze
mi sono sorpreso a sfruttare
i miei dì nel piacere e la gioia
e soltanto ho ottenuto affondare
sempre più nel grigior della noia
una nuvola d'uggia ha generato
dei piaceri il delirio dell'istante
come foglie d'autunno rinsecchite
o la scia di una stella cadente
tra le certezze e i miei riferimenti
stoppini solitari consumati
e in letti alieni vanamente spenti
fui spinto inesorabile dal fato
dentro di me rinacque la speranza
consapevole sorse la certezza
sorse dal fuoco della sofferenza
e mi volse a cercar via di salvezza.
Levai la fronte al cielo tutto nero
fredde gocce scottavano il mio viso
e con disperazion
pregai davvero
la luce d'un riscatto, e all'improvviso
venne dall'alto su di me la Fede
e dell'animo mio s'infranse il gelo
la tristezza sbalzò dalla sua sede
come un maglio venuto giù dal cielo.
E di nuovo il mio sonno fu sereno..