Fiumi ovvero:
inquinamento e diritti


Ho sentito il marpione argomentarePiscione
che non c'è più il diritto naturale
in un fiume i bambini di bagnare

tra tanti abusi questo è il più normale
le basterà pensar caro signore
che a lavarsi nel fiume e ivi pisciare

se fossero un milione di persone
l'urina riempirebbe tutto un mare...

          
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NDA: Luglio 2006. Riporto dal Blog di beppe Grillo. L’inquinamento dei fiumi è diventato normale in Italia, piano, piano, anno dopo anno. Una parte dei nostri diritti naturali, quelli che abbiamo per nascita, di godere della natura, ci è stato tolto. Il diritto di fare il bagno in un fiume, giocarci con i nostri figli e magari vedere un gamberetto d’acqua. Senza contrarre malattie infettive, senza puzza, senza rifiuti, senza schiume e senza veleni. E’ un nostro diritto c..o! Non ci può essere tolto.
Se costui trovasse qualcuno che lo prende sul serio saremmo fregati! Possibile che ci sia oggi qualcuno tanto ignorante o incapace di pensare criticamente, tanto da credere alle sue idiozie?

Coi piedi per terra: per esempio solo la città di Roma produce più di 15 milioni di litri di urina al giorno, cioè in media più di 625.000 (seicentoventicinquemila) litri di urina all'ora, ovvero più di 175 litri al secondo. Non parliamo del resto, come sciacquatura di piatti e di pavimenti, lavaggio delle auto etc etc. A Roma ci sono molti depuratori, anche a monte della città.
Vediamo di non andare tutti a bagnarci a fiume contemporaneamente, e anche quando andiamo al mare pisciamo e defechiamo solo nella tazza del cesso.
E poi non conviene andare in vacanza in certe regioni, dove quasi tutti i paesi scaricano i rifiuti nei fiumi e nel mare, perché i depuratori sono pochi, o non funzionano, o non si vogliono fare.

Sig. Bassolino, che si fa
?? Andate poi a vedere il canyon della gravina di Laterza e capirete... Il signor contesta-tutto è un naturalista, finto, ma dimentica che senza l'attuale andazzo la maggior parte della popolazione della terra non potrebbe nemmeno pensare di vivere.
Il diritto naturale di pisciare nel fiume si riduce in funzione della numerosità della popolazione, semplicemente per necessità di sopravvivenza. Faccio poi presente al grillo parlante, che comunque c'è un diritto naturale che lui contesta, cioè quello delle vite in embrione a nascere e svilupparsi. pensi a quello e non a fare il pediluvio nel fiume ai bambini, c..o!

Suggerimento: è giusto quello che dice il signor contesta_tutto_ e_sempre, che è eccitato strilla tante idee e sa sempre cosa fare, e una ne pensa e mille ne dice, vada dal Pecoraro e gli chieda di rimediare... soprattutto gli dica di far costruire i depuratori che gli enti locali non vogliono fare o che non sanno manutenere.... Chiami anche quell'altro sapientone del ministro delle infrastrutture, sempre che quello si capisca cosa dice quando parla e che sappia far di conto. E attenti tutti anche a petare, che si contribuisce ad ampliare il buco dell'ozono (come le mucche e i vulcani attivi etc etc..).