Parata militare

Quest'oggi alla parata militare
che nei Fori Imperiali s'è tenuta
c'era di molta gente ad applaudire

fu proprio affascinante la sfilata
di vivide bandiere sciolte al vento
di cavalier, di fanti, e la trottata

dei forti bersaglieri, e i marinai
la polizìa, dei nostri bravi arditi
carabinieri e tutti quelli poi

che sono della Patria i preferiti.
e che non fosser spettator maróni
giovò a' que' pirla degli interessati?

Ma no! I maróni restano maróni!

Basta là!
Padania l'è una invensiùn
di quel barbùn &
ignurant del senatùr.



Alberto da Giussano


NDA: 2 Giugno 2008.
Il furbissimo demagògo una volta comunista, Umberto, presa ispirazione dalla "Canzone di Legnano" di Giosuè Carducci, basandosi sulla leggenda di Alberto da Giussano oltre che sulla buona fede di tanti sciocchini e ignorando la verità storica, proponeva di tagliare l'Italia in due e naturalmente di prendersi la parte più prospera (compresa anche la Toscana!).
Costoro fanno i conti senza l'oste, anzi senza parecchi osti, certi egoisti e presuntuosi che lo stanno a sentire - tali non possono che essere definiti se credono davvero a codeste stupidaggini e pensano di essere i soli a tirare la carretta - stimano che una volta conquistata 'l'indipendenza' potranno continuare a scialare e produrre come oggi. Hanno dimenticato i tempi dell'emigrazione e della fame? Pare di sì, e li farebbero senza volerlo tornare presto .
Non sanno che senza l'immigrazione meridionale di una volta oggi sarebbero a un livello poco più dei marocchini? Pare di no. Non pensano che i meridionali, che fino all'altro ieri erano i soli che facevano figli, li hanno finora salvati dalla recessione o dallo scomparire sommersi dalla marea di stranieri miserabili?
Io se fossi stato in Berlusconi, vista l'assenza dei ministri leghisti alla parata militare, avrei fatto cadere il governo, o almeno minacciato di farlo, per ridurre a più miti consigli una certa specie di ( inconsapevoli?) servi di interessi stranieri ...

I principii non si trattano. Viva l'Italia, anche se l'attuale Repubblica Italiana è una istituzione nata da una guerra disonorevolmente perduta, dal broglio elettorale (seppi da mio padre che l'allora ministro Romita, conoscente di mio nonno, gli aveva allegramente detto: "giovanotto, la repubblica te l'ho data io"), dalla violenza dei comunisti e degli Alleati, per la debolezza di un Re rinunciatario che non voleva fosse sparso altro sangue.
Ma, comunque sia l'Italia non deve più tornare ad essere una semplice espressione geografica.
Roma è un simbolo. Se non c'è Roma non cè Italia, a parte la famosa "espressione geografica" di cui parlava il cancelliere Metternich.
Il barbún dovrebbe studiare un po' di storia, per sapere che il Barbarossa fu chiamato dai lodigiani perché i milanesi avevano distrutto Lodi e che anche le truppe del Papa erano con la cosiddetta 'lega santa' ed è per quello che sconfissero l'imperatore. Ma è troopo rozzo per saperlo.

VIVA L'ITALIA !
SOLE CHE SORGI LIBERO E FECONDO
SUI COLLI NOSTRI I TUOI CAVALLI DOMA
TU NON VEDRAI NESSUNA COSA AL MONDO
MAGGIOR DI ROMA
MAGGIOR DI ROMA