Il baratto per fini elettorali futuri OSSIA:
Il radicale scandolezza i benpensanti

Un libretto che tratta di baratti
lui pubblicizza a radio radicale
affaracci descrive ed altri fatti

denunziando con voce un po' nasale
(tutti senza alcun fallo han da sapere)
che Silvio è un affarista niente male

e pur di prosperare e guadagnare
in barba ad ogni sana opposizione
aduso col nemico amoreggiare.

Ci crede verginelli, il saccentone,
il benpensante intende conquistare
chi pensasse a Colui come a un santòne (1)

Ma io che sono avvezzo a ragionare
per come ti ha trombato quei fregnoni
posso solo apprezzarlo, il Cavaliere

mentre a persone come Michelino
consiglio altri argomenti da trattare (2)
insegnino a curare il fagiolino

cònsono a loro, che meglio lo san fare...


Gli affari sono affari, ragazzi!
Come negli affari si
soddisfano i clienti, così nella
politica quello che conta è
soddisfare la gente che ti
vota! CRIBBIO!

L'imprenditore portentoso più
odiato al mondo perché fa del bene
a tutti, ma purtoppo se ne vanta,
E gli invidiosi gliela fan pagare
raccontando balle e ipocrisia ....


NDA: 24 maggio 2008
(1) Non credo che ci sia qualcuno che pensa che Silvio sia o sia stato una verginella pudibonda e tremula. Se no tutti i soldi che ha fatto come avrebbe fatto a farli? E tutte le decine e decine di migliaia di persone che ora sono dipendenti delle prosperosissime aziende create da lui, come farebbero a campare?
(2) a taluni interessa oltre misura affermare la "libertà" della sfera sessuale, preferibilmente omo. Questi son fatti loro, liberissimi, solo che vorrebbero pretendere che anche noi etero, a cui magari la cosa fa un po' schifo, ne fossimo entusiasti!

Per le edizioni CAOS è in vendita un libro che ha per titolo "IL BARATTO" che ci dice quello che tutti (o i meno sprovveduti ) sapevano, e cioè che Silvio Berlusconi è un formidabile affarista, comunicatore e affabulatore, in quanto in un lontano passato è stato capace di vendere pubblicità al PCI (partito comunista italiano) di infausta memoria! Addirittura ci comunicano, come se non lo avessimo saputo, che era in ottimi rapporti con Gorbaciov - oggi nell'interesse nostro non lo è forse con Putin? - e vendeva anche molto in Russia, al PCUS, come il suo 'collega' Romano Prodi con la sua 'nomisma', del resto. Il mercato e le vendite erano il suo obbiettivo principale di allora, non credo che gli importasse delle posizioni ideologiche dei clienti. Questa è stata sempre la posizione di un industriale degno di questo nome. Anche Agnelli non ha costruito impianti nella Russia comunista, e ora la FIAT non li fa forse in Cina, ove vige la negazione dei diritti umani?
Secondo lo sprovveduto Michele (l'autore), noi 'benpensanti' dovremmo stupircene e sviluppare un sano orrore per l'orrido Cavaliere, incolpandolo di ipocrisìa e voltagabbanismo, e magari in futuro votare per i radicali visto che anche il PD e suoi esponenti sono stati coinvolti molto negli affaracci del Cavaliere stesso.
Le verginelle radicali pensano di essere immuni da ogni colpa, dunque, ma è il loro punto di vista quello che mi piace di meno. Consiste in un relativismo stupido e melenso simil-umanitario, fa leva su finte verginità e diritture morali e politiche, specula su fatti arcinoti e ormai superati dai tempi, tende a proclamare la jihad e si immola nel martirio laico e nella non violenza fasulla... sono come la faccia opposta della moneta talebana!
Io invece guardo al sodo e spero di recuperare quello che Prodi mi ha fatto perdere, almeno ristabilendo il primitivo livello della mia pensione.

PER CHI LO IGNORASSE:
Non appena Berlusconi è sceso in politica, egli è stato oggetto di un inusitato attacco giudiziario che non è una sua questione privata, ma un drammatico fatto politico e istituzionale: 60 processi, 2500 udienze, 500 magistrati impegnati, 470 perquisizioni, episodi gravissimi come quelli avvenuti nel 1994 con la violazione del segreto istruttorio sul Corriere della Sera e nel 1996 con il caso Ariosto alla vigilia delle elezioni.... Questi episodi e molti altri ancora sono la dimostrazione che si è trattato di un uso sconvolgente della giustizia volto a manipolare il quadro politico e ad influire sui risultati elettorali. Solo una buona dose di mistificazione, di ipocrisia e di disprezzo dello Stato di diritto può liquidare tutto ciò come un fatto personale"