Scuse ovvero: Né oggi né mai


Perché poi il Presidente
dovrebbe far ammenda
con questa pòvera gente?

seppure un po' incosciente
egli era un giovanotto
socialmente sapiente

l'Idea non si discute
e non importa niente
se morti e lutti adduce...


NDA.
26 agosto 2006. Il presidente della repubblica italiana è invitato a Budapest per commemorare il cinquantesimo anniversario della rivoluzione anticomunista del 1956, annegata nel sangue dai sovietici. Ma non credo ci andrà o farà ammenda, perché un comunista non si arrende mai, nemmeno di fronte all'evidenza... Solo in Ungheria e in quell'occasione, dopo la repressione sanguinosa dei moti, furono fucilate 500 persone, tra cui molti studenti universitari oltre ad esponenti del governo ungherese.
Il comunista è come un prete. Come il prete può ammettere e confessare che talvolta ha sbagliato, cioè autocriticarsi, ma quasi rinuncerà alla sua fede. Solo che la fede dei comunisti è materiale e terrena e quindi è stolto e antiscientifico riporla in una cosa che alla prova dell'esperienza fallisce sempre, e intestarsi pervicacemente a sbagliare.