UN VIVERE MENO SUPERFICIALE

LA MEDITAZIONE     27/11/2007

Aspetto semplicemente di vivere una vita meno superficiale - dice un tal Leonida, mio amico di penna -  meno invasa dai soliti problemi quotidiani (seppur la quotidianità è un rifugio sicuro) più intensa, più orientata alla vita, al sentirmi vivo. Il bisogno di sentirmi vivo mi spinge da tempo verso altri pensieri, altri modi di vedere le cose....

Tommaso d'Aquino
 San Tommaso D'Aquino
Rivolgersi più verso gli aspetti pratici e materiali che verso quelli relativi alla spiritualità e della interiorità è un portato della civiltà greco-romana che con la sua tecnica dell'indagine filosofica prima e poi della ricerca filosofico-teologica portata dal cristianesimo, ha generato e caratterizzato la società occidentale, producendo la nostra filosofía attuale, la tecnologìa e la nostra scienza, gli antibiotici e altre diavolerìe.  Anche lo strumento che stiamo usando in questo momento ne è il frutto.

Purtroppo però, con l'affermarsi del relativismo,  specialmente dalla rivoluzione francese in poi, è aumentata ancora di più la distanza della nostra mente dalla nostra interiorità.
Si sono addirittura originate ideologìe aberranti - marxismo e nazismo - e il consumismo sfrenato che sperimentiamo oggi sulla nostra pelle, e il relativismo dispiega tutti i suoi effetti perniciosi.


Pare evidente dunque che il problema sia il COME utilizzare gli strumenti che la nostra civiltà occidentale ci ha offerto e ci offre: per esempio possiamo utilizzare internet per scaricare film pornografici, oppure per arricchire il nostro spirito, per esempio dialogando e cercando di trasmetterci qualcosa di valido, come spero che stiamo facendo adesso.

È un fatto che la scienza di origine occidentale sia immensamente superiore ed abbia soppiantato qualunque altra nei risultati pratici e meramente materiali, così pure è superiore ad ogni altra anche la nostra filosofìa.
Però mentre la scienza e la tecnologìa si manifestano attraverso apparecchiature ed oggetti che tutti usano, ma di cui pochi si curano o sono in grado di comprendere bene la tecnologìa o i princìpï, la nostra filosofia e la nostra tecnica filosofica sono poco conosciute perchè nessuno, per colpa del relativismo imperante, ha voglia di "sprecare" tempo nell'introspezione e nelle cose "inutili" come il ragionamento e l'analisi logica delle cose e dei fatti. Oggi i più preferiscono accettare acriticamente i portati delle ideologie, così come accettano i telefonini cellulari.

Il climax del relativismo (inteso come figura retorica) ha raggiunto valori inusitati, e la mancanza di valori assoluti di riferimento ha prodotto una società in cui non solo le interazioni tra le persone sono improntate alla superficialità e alla diffidenza reciproca, ma anche la routine della quotidianità ci dà una impressione di vuoto e di insoddisfazione, magari anche se si è tra l'abbondanza dei beni materiali. 
E dal successo che la pornografia ha in rete, notiamo dove molti si sono rivolti per soddisfare questo vuoto e questa insoddisfazione.     

Come reagire senza ridursi a soddisfare meramente il proprio piacere e i soli bisogni materiali?

Alcune persone ritengono di soddisfare la propria sete di spiritualità dandosi alle religioni e alle filosofìe orientali o ad altre da esse derivate o inventate da qualche furbo sfruttatore della credulità altrui.
È l'esotismo che va periodicamente di moda che può affascinare solo coloro che non conoscono bene la poderosa radice della spiritualità occidentale, o ne hanno idea distorta. Che fare dunque? 

Prendersi cura dei bisogni essenziali del proprio corpo, senza dedicarsi alla ricerca di nessun altra cosa che possa essere superflua?

Calmare la  mente con respirazione e meditazione, liberarsi dall'angoscia della malattia, della vecchiaia e della morte, staccarsi dal ciclo naturale legato alla nascita, alle necessità della vita e alla morte, e insegnare ed aiutare gli altri a liberarsi dalla sofferenza che accompagna la vita degli uomini? E poi la Grande Ruota - citazione da Kipling - la reincarnazione, e poi l'annullamento finale di noi stessi in Dio?

Con tutto il rispetto che si deve al Buddha, alla sua religione e ai suoi monaci, per quanto mi riguarda io resto ancorato all'occidente, non solo nella filosofìa scientifica e tecnologica, che del resto è rimasta l'unica in campo perché è la più efficiente, ma che anche è migliore - a mio vedere - nella spiritualità della Fede.
Non credo nella Grande Ruota - citazione da Kipling - cioè nella reincarnazione, e neppure credo che la meditazione possa servire per raggiungere l'annullamento di noi stessi in Dio.
Credo invece che la meditazione di un certo tipo sia uno strumento da non utilizzare con leggerezza perché secondo me può permettere al demonio - o se volete al nostro id perverso - di impossessarsi del nostro io cosciente. In altre parole può essere una specie di autoipnosi pericolosa.

Credo invece che il male vada sì sovrannaturalizzato, ma non ignorato, e che debba essere affrontato combattuto e sconfitto sul terreno pratico: credo che siamo degli individui dotati di anima individuale e immortale, che tale rimarrà in eterno, unica e cosciente di sé.
Io stesso ho praticato in gioventù alcune arti marziali (aikido, judo, karate) anche a livello agonistico e per migliorare ho messo in pratica strumentalmente discipline atte a rinforzare la psiche- Ma come disse un saggio dagli occhi  a mandorla - in quanto a risultati pratici delle arti marziali anch'io sono convinto che "contro pistola meglio solo fucile". 

Come meditare all'occidentale

un certo tipo di meditazione poi non è solo una specialità orientale, tanto è vero che la pratico anch'io.
Magari posso anche usare certe tecniche di respirazione che conosco per rilassarmi, ma l'oggetto della mia meditazione è un altro, diverso da quello orientale che cerca di vincere il male semplicemente ignorandolo. Come un gatto che si volta dall'altra parte. Ma il male resta.

Vorrei in conclusione dire, sia chiaro senza accenti razzisti ma come semplice constatazione di fatti, che così come la scienza di radice occidentale è immensamente superiore, così pure lo è la nostra filosofìa, ed è per questo che mentre la prima si è manifestata attraverso la realizzazione di apparecchiature che pochi sono in grado di comprendere bene, quest'ultima è poco conosciuta perchè pochissimi hanno voglia di sprecare tempo nell'introspezione e nel pensare a cose astratte.

Ti suggerisco, se vuoi meditare, di comperarti e di leggere nell'ordine i seguenti libri:

  • "Ascetica meditata" autore: Salvatore Canals, edizioni Ares Milano
  • "Difficoltà nell'orazione mentale" autore: Eugene Boylan, edizioni Ares Milano

Dopodiché da buon occidentale ti suggerisco di metterti in contatto con il tuo Signore, Gesù Cristo.
Prendi naturalmente appuntamento, e fallo ogni giorno alla stessa ora, e per la stessa durata (minimo mezz'ora).
Cerca di farlo davanti a un tabernacolo di una chiesa, nel quale devi pensare che fisicamente c'è davvero Lui dentro.
Fallo quando la chiesa è deserta e nessuno ti può disturbare.
Una tecnica della respirazione Yoga, è buona per preparare brevemente il contatto. Fai un sincero atto di adorazione prima di iniziare il tuo colloquio quotidiano con LUI con gli occhi fissi al tabernacolo. Gesù Cristo.

Prega dunque come mangi e lascia l'esotico agli esotici ...
Le cose esotiche sono belle e le apprezzo anche, ma la pasta al sugo - all'amatriciana, alla Bolognese, alla Carbonara etc etc, come i nostri stupendi vini italiani, sono molto meglio.
La buona grappa è meglio del sakè, che talvolta bevo perchè quando vado in Giappone insieme col "tempura" e p'aria di Kimitsu ci sta bene, ma col fritto misto di pesce il Frascati gotto d'oro ci sta assai meglio.

Cosa credo e medito (naturalmente dopo aver studiato bene i testi e i commenti teologici - non si tratta di cose semplici):

  • Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose visibili e invisibili

  • Credo in un solo signore, Gesù Cristo, unigenito figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create.

  • Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.

  • Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre.

  • E di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

  • Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la Vita e procede dal Padre e da Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.

  • Credo la Chiesa una, santa, cattolica (nda: universale), apostolica.

  • Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.

  • Aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà

MEDITA che anche per te, come per tutti noi è ineluttabile la fine della vita e che quando tu non ci sarai più il mondo continuerà a girare finché dopo miliardi di anni tutto finirà.
Ma per te gli innumerevoli eoni saranno già passati, e sarai finalmente felice perché sarai dall'altra parte della strada, nell'eternità.