Iracheni ovvero: si vince o no?


Afferma il presidente americano
che la battaglia non sarà perduta.
Attende di soppiatto il talebano
fiducioso ed esperto della vita
che negli USA ti eleggano un frescone
e al solito s'abbandoni la partita (1)
e siano fatti fuori quei cretini
che hanno creduto, ahilòr, nell'Alleato.

 

(1) Vietnam insegni! Prima ti mettono nei casini
        e dopo ti abbandonano al nemico.

Bush... ahm...precipita... ehm... nei consensi. I democratici dicono che a loro della democrazia in realtà non gli frega un tubo, e che il loro prossimo presidente abbandonerà gli iracheni al loro destino, ma solo se glielo permetteranno gli ebrei americani

NDA:
chissà se noi italiani facciamo bene o no a tenere il piede in tante staffe e a far tanti giri di danza. Infatti con un alleato così volubile e dipendente dagli umori dei cittadini non si sta mica poi tanto sicuri.
Possono piazzartelo da un momento all'altro un palmo sotto la coda. Una cosa è certa: le guerre fatte dagli USA per l'occidente alla fine le pagherà anche l'Europa, c'è poco da sperare di averla fatta franca.