Fortunato in amor
, ovvero
La ranocchia divenne ricca per matrimonio con l'uccello

La ranocchiona è ricca ché sposò il Cavaliere
che le diede gli insetti, la trattò come un fiore
e da ranocchi mille la fece pur servire
non ne vuol più sapere.

Al giornal del pantano manda una letteraccia
accusando l'uccello, e ci sbatte anche in faccia
che mancò di rispetto e fece complimenti
audaci e troppo ardenti

galante e malandrino a certe ranocchine
il nostro gran signore, in una premiazione
della televisione di giovani e carine
per una trasmissione.

Con troppa intelligenza lei si fé consigliare
o dall'invidia di qualche sua comare
o dai biscion che lo voglion cancellare
o dall'utero, ma certo non dal cuore.

Colui che ha troppe carte ha sfortuna in amore


Il Cavaliere d'Italia
ci ha i quattrini


NDA: 1 Febbraio 2007
- Nel padule scoppia lo scandalo. La moglie dell'Uccello manda una lettera a un importante giornale. Non potendo accusare il marito di infedeltà, infatti egli è evidentemente troppo impegnato a lavorare per i successi mondani, lo accusa pubblicamente di leggerezza e di averla trascurata troppo.
La gentile signora non valuta molto bene che la sua lettera è un soccorso ai biscioni rossi e ai ranocchi rosa al governo.
Forse mal consigliata da qualche biscione infiltratosi nei suoi salotti, non solo infatti presta aiuto al nemico inserendosi inconsapevolmente nel dibattito sulla famiglia - obbiettivo la legislazione sui patti civili tra animali omosessuali e cavallo delle troie per la poligamia e per altre porcherie padulesche - ma anche danneggia l'immagine pubblica del marito e contribuisce al suo declino politico, coscientemente o meno.