Laggiù nel mezzo della gran pianura
Un cavaliere d'Italia.
S'è fregato quando ha
rifiutato il grembiule
da apprendista muratore
le bisce rosse dan la colpa ai ricchi
della sconfitta che per lor fu dura
struzze damazze prefetti ed attoricchi
un ranocchietto rosa gran massone
gracidando de' loro pateracchi
dicon con astio che la gran signora
anziché ricamar com'è costume
non ha successo tra i lavoratori
ma vuole restaurar bieco regime
ha mandato una serpe nel pattume
e non è andata a fare la calzetta
lei rana verde vinse col suo lume
ed alla faccia delle quote rosa
lasciò di sale il bieco sinistrume
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NDA: Alla fine di Maggio del 2006 una
grande città nel mezzo del gran padule (in latino Mediolanum =
nel mezzo del padule) di ranocchiopoli elegge il proprio sindaco. Guitti
raglianti che si son visto assegnare un premio Nobel per meriti politici
e blesi frequentatori dei salotti bene discutono dell'esito delle elezioni
comunali. Questo sinistrume, per di più costituito da riccastri
e miliardari che trovano la loro pastura ottimale nell'ambiente di sinistra,
esercita un razzismo profondo e sprezzante: chi non appartiene alla congrega
dei biscioni rossi non è degno di nulla, per definizione è
un padrone, e quindi nulla sa fare.
Un ranocchio giornalista, massone,
che una volta voleva convertire alla sua causa il Cavaliere d'Italia (uccello
acquatico) dandogli la tessera di apprendista muratore, non essendoci
riuscito si è offeso ed è passato dall'altra parte; quindi
per l'occasione dice che certe signore sarebbero solo adatte a fare la
calzetta. Alla faccia delle quote rosa e di altri discorsi a pene di segugio
che questi sinistri balordi della politica blaterano continuamente. E
poi dicono che dopo tutto lo sfidante era un ex poliziotto, quindi....
E anche lo sfidante battuto è servito a dovere come si merita.
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