La neve - inverno 1956


Silente una mano fatata
una notte ha posato il suo velo
sulla città che giacea addormentata...
La candida nunzia del gelo
ha baciato il fiume divino...
si è posata sulle colonne e sugli archi
nel freddo mattino.
Ed ora Roma è tutta incipriata
tutt'avvolta nel gelido manto
é una dea o una diafana fata
che t'ha stretta in questo strano incanto?
E si desta e si volge stupita
Sente il soffio del Nord che la sfiora
ma è contenta che le bianche dita
del gelo la cingano ancora
e sorride alla ninfa che scende
alla immobile pallida neve
felice nel suo seno la prende.
spera che essa ancor lieve lieve
la ricopra la cinga l'avvolga
nel silente suo giro di danza
nel suo sonno di notte la colga
e la incanti altre volte così