Fino a qualche decennio fa, nella Chiesa cattolica, alcuni pensavano che un laico non potesse raggiungere lo stesso livello di spiritualità e santità delle persone che avevano dedicato la vita al Signore. Per esempio, nella scuola che mia moglie frequentava, 60 anni fa, le insegnanti, che erano suore, avevano affermato che loro certamente avrebbero avuto un trattamento speciale e un posto speciale a loro riservato in Paradiso, più in alto degli altri.
Da laico non posso che sorridere a questa idea, perché di solito leggo un brano del Vangelo del giorno, e cerco di trovarci una guida su come mettere in pratica gli insegnamenti del Signore, nel mio stato e nella mia condizione umana di vita. Chiaramente, si deve interpretare lo spirito dei Vangeli e non limitarsi alla lettera.
Si sa bene da chi e in quale periodo sono stati scritti i 4 Vangeli sinottici, e che quelli canonici sono stati scelti da S. Girolamo (a destra: il quadro di Caravaggio raffigurante San Girolamo). E 'anche chiaro che quando si fa una traduzione da una lingua all'altra il senso può spesso essere sbagliato e si può dare un significato diverso alle parole.
La punteggiatura è molto importante.
"La voce di uno che grida nel deserto: Preparate le vie del Signore ..."
è una frase che ha un significato molto diverso da quest'altra
""La voce di uno che grida: nel deserto preparate la via del Signore ..."."
Credo che la seconda sia la versione migliore, perché nell'antichità per trovare la pace e la meditazione si usava andare nel deserto. Vediamo del resto come hanno fatto San Giovanni Battista e Gesù stesso, che ci andarono per pregare e ascoltare meglio la voce di Dio.
Nel primo caso invece si potrebbe capire che c'è una voce che grida nel deserto, dove non c'è nessuno ad ascoltare.
D'altra parte è noto che nei testi originali non esisteva una punteggiatura codificata, e che le copie dei libri antichi sono state fatte da scribi, anche dai fraticelli di abbazie.
Non v'è dubbio che Dio li ha aiutati e hanno fatto tutto il possibile, ma certamente qualcuno potrebbe avere fatto qualche piccolo errore.
Pensiamo a quanti diversi significati si potrebbero dare a certe frasi di un testo scritto in aramaico, che prima si traduce in Greco, e che poi dal testo greco è passato alla traduzione latina, e infine dalla traduzione greca o latina si va al testo di oggi in lingua volgare.
Ci sono molti laici, sacerdoti e studiosi che hanno esaminato i testi disponibili del Nuovo Testamento nelle diverse lingue e hanno rivelato molte discrepanze.
Quindi penso che si dovrebbe pregare brevemente e chiedere a Gesù di essere assistito prima di leggere un brano del Vangelo e fare una breve meditazione, e per cercarvi l'ispirazione su come vivere la nostra vita di ogni giorno.
Per avviare questo tipo di meditazione ogni luogo va bene, ma sarebbe meglio essere vicino a Gesù nel Santissimo Sacramento. Il silenzio ci circonda e aiuta a sentire meglio la presenza del Signore.
Ma ricordiamo che: a) Le vie di Dio non sono le nostre e che di solito b) è inutile aspettarsi che Egli risolva per noi quello che possiamo fare noi stessi. c) La retta intenzione è essenziale per capire bene il significato di ciò che si legge..
Lino Bertuzzi |