Commento al Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,37-42.
Come essere o diventare seguaci di Gesù Cristo stando nel mondo e nella propria situazione personale

Gesù Cristo chiede da ognuno di noi un amore assoluto che non ammette eccezioni. Ognuno lo manifesterà con l'esempio della propria vita. i santi Piero e PaoloC'è infatti chi di fronte a una disgrazia, come la perdita di un figlio, ha un moto di ribellione, oppure addirittura perde la fede e si dà alla disperazione o al vizio, ritenendo che Dio non lo ami o addirittura che sia un mito. C'è poi chi è sordo ai problemi degli altri, quelli concreti che incontra faccia a faccia nel corso di ogni giorno, in casa e fuori, ma pretende di suggerire come risolvere quelli stratosferici, cioè quelli 'politici' al di fuori della sua portata. Così in pratica non fa quasi nulla, a parte chiacchierare.

La carità personale è essenziale per essere seguaci di Cristo. So di una persona, che dopo la Messa domenicale fu avvicinata da un tale molto male in arnese che zoppicava e chiedeva aiuto; chiedeva se qualcuno poteva dargli un lavoro.
Costui non era più giovane, era quasi sulla sessantina, e per di più aveva evidenti problemi fisici: Ovviamente un lavoro nessuno glielo avrebbe dato .
Quella persona invece ci pensò, e la Domenica seguente dopo la Messa, gli propose un lavoretto da giardiniere per poche ore la settimana, accettando quel poco che quell'altro poteva fare, ma pagandolo bene, come fosse una persona valida. Per aiutare quel poveretto, quella persona dovette fare dei sacrifici, cioè rinunciare sistematicamente a delle cose, come per esempio ad andare in vacanza  o comperarsi scarpe e vestiti nuovi.
Ebbe però la consolazione di vedere che quell'uomo aveva ricominciato a vivere decentemente, a prendere certe medicine della quali aveva bisogno,e anche - cosa veramente bella - a dimostrare riconoscenza facendo del suo meglio. Dalle sue rinunce ne ebbe anche aumentata la virtù della fortezza, per affrontare con serenità e allegria i problemi di ogni giorno.

Credo insomma che per essere un seguace di Cristo, sia necessario accettare tutto quello che Dio manda, perché "chi non prende la sua croce e non mi segue" - dice Gesù - "non è degno di me".
Quindi seguire Gesù non significa essere passivi e fatalisti, ma si deve comunque chiedere il Suo aiuto e lottare con tutte le nostre forze per far stare al meglio la nostra famiglia e noi stessi. La solidarietà verso gli altri, come ho già detto, deve essere messa in pratica nel nostro intorno, 'hic et nunc' , e la ricompensa non mancherà. "in verità io vi dico" - ripete Gesù - " non perderà la sua ricompensa". Non facciamolo per questo, però, ma per amore e per riconoscenza.

Lino Bertuzzi

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,37-42

Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa