Commento al Vangelo di Gesù Cristo
secondo
Giovanni 8,1-11.

Come essere o diventare seguaci di Gesù Cristo stando nel mondo e nella propria situazione personale

Non c'è da stupirsi dell'atteggiamento dei Farisei, rosi dall'invidia e dalla paura nel constare l'abisso di sapienza e di autorevolezza tra loro e Gesù, che era evidente a tutti.
Gli uomini sono normalmente propensi a condannare a prescindere...senza parlare della propensione al pettegolezzo, alla maldicenza, alla falsificazione ipocrita della realtà e dell'adattamento della verità perfino quando non si è personalmente coinvolti nei fatti. A maggior ragione Scribi e farisei, soliti a tendere trappole logiche, interpellano Gesù con una domanda a trabocchetto: se fosse d'accordo con la lapidazione, allora perché accoglie peccatori e prostitute?
Se invece dicesse di non lapidarla, potrebbe essere accusato di disobbedienza alla legge!
Ma Gesù porta nel mondo la misericordia e il perdono, e ci insegna come dobbiamo comportarci se vogliamo seguirlo. Egli non risponde, tace e si piega a terra, per dare agli astanti il tempo di riflettere .
Si china davanti a quella donna, capovolgendo le prospettive ... dice splendidamente S. Agostino: "vicino a Gesù rimasero solo loro due, la misera e la misericordia".
Se voglio seguire Gesù devo sforzarmi di seguire il suo esempio in relazione con il mondo che mi circonda. Oltre a cercare di santificarmi nel posto che occupo nella società e particolarmente in famiglia, mi sforzo di compiere i miei doveri di tutti giorni il meglio possibile, anche se so benissimo di non essere perfetto e che posso sbagliare, e spesso cado nell'errore. Però quando sbaglio dovrei accettarlo e riconoscerlo per rettificare
Dovrei sforzarmi di prestare attenzione ai giudizi che esprimo nei confronti del prossimo. Poiché anche questo non è sempre agevole, quando è necessario cerco prima di pensare al modo migliore per farlo. Gesù con i Farisei, fa appello alla loro coscienza in modo che riconoscano di essere in errore e che rinuncino a lapidare l'adultera. Quando fosse necessario anch'io provo a far ragionare il mio interlocutore con discorsi logici e e motivati. Parlando per me, quando incontro gente che rifiuta il dialogo o non capisce l'evidenza faccio grandi sforzi per evitare reazioni violente e nel caso evito di andare oltre. E rinuncio, ma invece prego Dio per loro, e anche che mi faccia capire dove e perché - potrebbe essere - non mi sono accorto di essere io nel torto.

Dato che non sono Gesù e non ho la scienza infusa mi rendo conto che è devo formarmi, studiare e documentarmi accuratamente, senza pensare di sapere già tutto, per evitare di dire cose non vere e verificabili

Secondo me, oltre al relativismo, il peggiore dei mali del giorno d'oggi è la mancanza di religiosità e l'ateismo pratico diffuso, per cui le azioni delle persone, sia per oggettiva incapacità che per mancanza di riferimenti assoluti, potrebbero facilmente prescindere da ogni ragionamento di carattere morale.

La perdita di ogni freno etico e morale appare evidente dal malcostume attuale generalizzato - addirittura esaltato e usato per profitto - del pettegolezzo della maldicenza, della falsificazione ipocrita della realtà e dell'adattamento della verità a fini politici economici o di potere.  Per non parlare della corruzione.


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondoGiovanni 8,1-11.

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.

Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.

Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Parola del Signore.

Traduzione liturgica della Bibbia

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