Commento al Vangelo di Gesù Cristo secondo
Luca 10,21-24
Come essere o diventare seguaci di Gesù Cristo stando nel mondo e nella propria situazione personale

Inizio questo commento con un altro brano del Vangelo tratto da Matteo 18 che recita « i discepoli  si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?." 2 Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: 3 "in verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. »

Questo, un primo momento, può lasciare perplesso chi legge questo brano del Vangelo. Dunque se fossi uno scienziato o un dotto, o magari un politico intelligente che ha esperienza della vita e del mondo non potrei aspettarmi di essere accettato da Gesù Cristo? Evidentemente questo non è vero.
L'anima lo spirito dei bambini piccoli sono freschi e ingenui e naturalmente paragonabili a una 'tabula rasa' sulla quale ancora poco è stato scritto.
I bambini quindi sono estremamente ricettivi e pronti a credere in quello che i genitori raccontano. I sapienti e gli intelligenti dei quali Gesù parla nel brano di oggi sono tutti coloro che non riconoscono di essere semplicemente degli uomini, che quindi chiudono la porta della loro mente e del loro spirito e rifiutano l'ascolto della parola di Dio.
Sono tutti quei superbi convinti magari di sapere tutto o che pensano che la loro ragione umana sia sufficiente a spiegare l'Universo e i motivi della sua esistenza.

Leggiamo al numero 602 di 'Cammino', un libretto di 999 Aforismi spirituali di San Josemaría Escrivá che si trova in qualunque libreria.

Tu, dotto, celebre, eloquente, potente: se non sei umile non vali nulla. Taglia, strappa quell'io che possiedi in grado superlativo - Dio ti aiuterà - e allora potrai cominciare a lavorare per Cristo

Seguire Gesù dunque non significa mettere da parte e dimenticare la propria cultura e le proprie capacità tecniche, ma sforzarsi di mettere da parte la propria innata superbia, farsi come un bambino, mettersi accanto a Lui e cercare umilmente di capire il cuore dei suoi insegnamenti. E di metterli in pratica.

Note:

Attenzione a come si parla con i bambini
Bisogna fare molta attenzione a quello che si dice a un bambino, perché i bambini ricordano tutto.. Quando ero bambino ricordo che mio padre, rispondendo a una mia domanda, poiché pensava che non potessi capire la risposta, mi disse una cosa che mi rimase impressa e che anni più tardi appurai essere sbagliata.
Quando l'ho scoperto ci sono rimasto abbastanza male, e ancora mi domando perché non si era sforzato di farmi capire e mi aveva raccontato quella innocente sciocchezza; il che poi ha un po' intaccato l'ammirazione che avevo per le grandi capacità e le conoscenze del mio papà.

Gesù condanna chi fa del male ai bambini
Gesù condanna severamente chi fa del male ai bambini "Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!"
Senza parlare della violenza sui minori e della pedofilia, il clima relativistico ed edonistico della società di oggi, e anche l'applicazione di certe teorie dannose, provocano a tutti, specialmente ai bambini, enormi danni praticamente privandoli della serenità e dell'innocenza proprie della loro età
I danni di una cultura irresponsabile e priva di veri valori civili e umani sono enormi anche per la società, perché poi i piccoli crescono, e da adulti si trascinano dietro quello che hanno appreso dall'ambiente in cui sono vissuti. Convertirsi non sarà impossibile, ma sarà assai difficile.

Dato che non sono né un religioso né un eremita questo è il mio modo di ascoltare e mettere in pratica la Parola di Dio. Non ho velleità o ambizioni di fare chissà quali atti di eroismo o chissà quali cose straordinarie, ma cerco di santificarmi compiendo i miei doveri fedelmente nella vita di tutti i giorni, il che non è poco, almeno per me.
E accetto quello che Dio mi manda, Accetto eventualmente tutto: quindi anche eventuali ricchezze, o malattie, o povertà, o anche di avere o non avere responsabilità pesanti. E  spero soprattutto di non perdere mai la Fede che Egli mi ha donato.


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 10,21-24.

In quel tempo, Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.
Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.
Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono».